Comportamento al sisma degli edifici

In questa sede cercheremo di capire quali sono le tipologie di danno possibili e quali i rimedi previsti dalla nuova normativa antisismica.
Il collasso di una struttura è causato, in generale, da un insieme di fattori negativi che vanno ad interagire con difetti o mancanze tecnico-strutturali dell’edificio.
Una costruzione, per essere antisismica, deve avere alcune caratteristiche fondamentali: un comportamento scatolare (ogni parte dell’edificio deve essere ben connessa) , una geometria che distribuisca in modo equilibrato i carichi lungo tutte le pareti/ pilasti portanti e una discreta flessibilità. Ecco perchè sono fondamentali, in fase di progettazione, la geometria delle facciate, la posizione delle pareti anche divisiorie, la copertura, il suo peso e la scelta dei materiali edili. In fase di ristrutturazione e consolidamento sono basilari alcune scelte: i materiali edili nuovi, se utilizzati adiacenti a quelli esistenti, dovranno avere caratteristiche tecniche e meccaniche molto simili. Sarà necessario mantenere una coerenza costruttiva soprattutto in fase di ampliamento ovvero se l’edificio esistente è costruito in muratura, l’edificio nuovo, se eretto in aderenza all’esistente, dovrà avere la stessa tecnica costruttiva ed  essere quindi in muratura. Il problema nasce quando si accostano due costruzioni con diverse caratteristiche per esempio, tornando all’edificio di prima, se la parte nuova viene realizzata in cemento armato, in caso di sisma il comportamento dei due, quindi la loro oscillazione, sarà differente e verrebbe meno il principio di edificio scatolare. Questo, come tanti altri esempi e accorgimenti, devono guidare il progettista nel redigere un progetto che rispecchi la normativa e mettere in guardia il committente nel fare scelte progettuali sbagliate.
La maggior parte degli edifici privati è costruito in muratura. L’insieme del mattone con la malta crea una coesione tra i materiali molto forte però non sufficiente per sopportare scosse sismiche di magnitudo importante. La nuova normativa antisismica, per esempio, prevede la trasformazione da muratura tradizionale a “muratura armata” ovvero prevede l’inserimento di barre di armatura tra i mattoni e relativo getto di calcestruzzo. Ogni paese d’Italia ha un suo grado di sismicità basato sulla storia passata dei terremoti in quel luogo e sulla morfologia del terreno. Nata nel 2003 e modificata negli anni, la prima legge antisismica sufficientemente rigorosa  fu scritta in conseguenza ad un altro evento critico quale il crollo della copertura della scuola “San Giuliano di Puglia”.In questo, caso era stata effettuata una ristrutturazione non “a regola d’arte” ovvero era stata sostituita la copertura marcescente con una in cemento armato. La nuova copertura era molto più pesante dell’originale  perdendo così il comportamento scatolare dell’edificio e sovraccaricando le murature perimetrali non progettate per quel genere di peso. Anche il crollo della Casa dello Studente di via XX Settembre in Abruzzo è stato uno dei più disastrosi in termini di vite umane. Le cause del collasso dell’edificio sono riconducibili alle caratteristiche del sottosuolo e a carenze strutturali.
Da rilievi effettuati immediatamente dopo l’accaduto, la Casa dello Studente è risultata priva delle caratteristiche tipiche delle costruzioni antisismiche di moderna concezione, essendo stata costruita in un’epoca in cui la normativa sismica non era avanzata come oggi. Anche lo sprofondamento di un piano nel sottosuolo di alcune abitazioni è causato da diversi fattori, primo fra tutti un terreno non idoneo a reggere il peso di quella costruzione e delle fondazioni non ottimali.
Non dobbiamo dimenticare che la sicurezza delle nostre case, in caso di sisma, è di vitale importanza quindi invito tutti voi a effettuare scelte guidate da professionisti e non solo dal risultato estetico che si vuole ottenere.
Vi ricordo che per qualsiasi informazione o consiglio sono sempre a disposizione. 03