IL RISPARMIO ENERGETICO

“Lo Sviluppo Sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni”.
Il nostro sistema energetico è molto lontano dall’essere sostenibile. Oggi la maggior parte dell’energia primaria proviene dalla combustione di risorse energetiche fossili come il petrolio, il gas naturale e il carbone.
L’utilizzo di queste risorse presenta tre gravi inconvenienti:
riserve mondiali limitate;
distribuizione ineguale sul territorio;
surriscaldamento globale provocato dalla combustione.
All’attuale tasso di crescita della domanda energetica, secondo recenti ricerche statistiche le riserve di petrolio dovrebbero esaurirsi nell’arco di 30 anni.
E’ doveroso far notare che quando la domanda di tale energia sarà nettamente superiore all’offerta dei giacimenti (tra il 2005 e il 2010) precipiterà l’intero sistema economico in una crisi energetica difficile da superare in breve tempo. Questa situazione purtroppo è il presente.
Questa circostanza è vissuta, specialmente dai paesi ricchi come le Nazioni Unite, come una minaccia per la continuità dell’approvvigionamento energetico.
In questo quadro le nazioni sono già in lotta per accaparrarsi le ultime riserve a basso costo e spesso la guerra costituisce lo strumento privilegiato per questa strategia.
La combustione di queste energie produce nell’atmosfera un’altissima emissione di Anidride Carbonica, provocando un effetto serra aggiuntivo a quello naturale.
La caratteristica più importante della CO2(Anidride carbonica) è la sua capacità di assorbire le radiazioni ultraviolette. Questo significa che l’anidride presente nell’atmosfera contribuisce a trattenere il calore che la terra irradia verso lo spazio. Possiamo paragonare questo comportamento della CO2 ad una coperta, ogni anno che passa aggiungiamo una coperta.
Questo fenomeno di surriscaldamento globale ha come conseguenza un cambiamento climatico non indifferente, infatti ha provocato l’aumento del livello del mare, il cambiamento delle fasce climatiche e della vegetazione con collasso di molte specie animali e vegetali, con conseguente aumento del rischio di desertificazione in alcune zone del globo (tra le quali il nostro meridione). L’unica soluzione ragionevole è l’adozione di sistemi di generazione energetica da fonti rinnovabili, ovvero energie che si ricostituiscono in un tempo paragonabile a quello di consumo. La maggior parte di queste energie derivano dalla fonte Sole (vedi “Il Portico” Dicembre ’08).
Facciamo un esempio:  una famiglia media di tre persone consuma annualmente 3000 kWh elettrici (kilowattora: unità di misura dell’energia),  6000 kWh termici e 3000 kWh per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.
La stessa famiglia può abbattere i consumi energetici utilizzando elettrodomestici a basso consumo, dispositivi per il risparmio dell’acqua e una buona coibentazione dell’appartamento. Si avrebbe così un consumo di 1500kWh elettrici, 3500kWh termici e 2000 per il riscaldamento dell’acqua sanitaria. Con l’installazione di 1kWh fotovoltaico e 4 mq di collettori solari, la stessa famiglia potrebbe coprire il 90% del proprio fabbisogno di energia elettrica e il 50% di energia termica per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua sanitaria. Un notevole risparmio energetico e soprattutto economico.
…iniziamo a riflettere su questa realtà…

Come accennato nell’articolo precedente, il risparmio energetico è una realtà sulla quale dobbiamo necessariamente riflettere… anche abbastanza in fretta!
Abbiamo accenato al risparmio che una famiglia può ottenere affiancando ad un impianto di riscaldamento tradizionale, dei moduli fotovoltaici e solare-termici.
Prima di accennare quali altri sistemi possono trovare un’ottima applicazione nelle nostre case, vorrei far un breve cenno a quanto lo stato può “offrire” a tal proposito.
Il “CONTO ENERGIA” è il sistema di finanziamento che lo stato Italiano eroga per incentivare l’istallazione di pannelli fotovoltaici. Con il nuovo “conto Energia” chiunque decidesse di realizzare un impianto fotovoltaico ha diritto ad accedere automaticamente agli incentivi, essendo un finanziamento statale garantito al 100%.
I contributi vengono riconosciuti in funzione di diversi parametri, quali la taglia dell’impianto, la sua integrazione architettonica e la combinazione con altri interventi a risparmio energetico, arrivando a riconoscere finoa 0.64 Euro per ogni KWh prodotto. Il sistema di finanziamento agisce in due diversi modi:
1. Pagamento di tutta l’energia in “Conto Energia”: tutta l’energia prodotta viene pagata per una durata di 20 anni  e in base alle tariffe ministeriali.
2. Risparmio sulla bolletta: con l’istallazione di due contatori è possibile rilevare l’energia prodotta dal nostro impianto e quella prelevata dalla rete. Un impianto dimensionato correttamente permette di realizzare un completo azzeramento della bolletta (o quasi).
Inoltre la legge n. 296  del 27 dicembre 2006 prevede una detrazione fiscale del 55% sulle spese sostenute per la riduzione delle dispersioni termiche degli edifici; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda; l’installazione di caldaie a condensazione; la costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica.E’ prevista una detrazione del 36% per la sostituzione, nel settore commerciale, di apparecchi illuminanti e lampade a incandescenza con altri/e ad alta efficienza e installazione di regolatori di flusso luminoso. Il decreto anticrisi approvato dal Governo qualche giorno fa, riduce drasticamente le detrazioni fiscali in caso di interventi di riqualificazione energetica rendendo l’iter per avere accesso alle detrazioni Irpef e Ires (del 55%) più complesso e rigoroso.
Ricordiamoci che possiamo ridurre i costi delle nostre energie realizzando diversi tipi di impianti. L’energia GEOTERMICA è un’ energia sfruttabile derivante dal calore presente negli strati più profondi della crosta terrestre. Infatti penetrando in profondità la superficie terrestre, la temperatura diventa gradualmente più elevata ed inserendo un circuito di intercambio tra suolo e pompa di calore è possibile riscaldare parzialmente il liquido che entrerà nel nostro impianto di riscaldamento. In seguito verrà portato a temperatura dalla nostra caldaia. Inoltre invertendo il ciclo sarà possibile utilizzare l’impianto per il raffrescamento estivo. Anche la BIOMASSA è un tipo di energia considerata “alternativa”. Questa è costituita da sostanze di origine animale e vegetale, non fossili, che possono essere usate come combustibili per la produzione di energia. Questa energia la possiamo ad esempio ricavare utilizzando gli scarti delle potature, scarti industriali di legname o legna di scarso valore commerciale. Questa riscalderà la nostra casa e, solo se necessario, si compenserà la richiesta di energia con la caldaia tradizionale a gas.
Dobbiamo inoltre ricordare che esitono altre fonti di energia rinnovabile anche se sono realizzabili solo a livello industriale, come quella ricavata dallo sfruttamento del moto ondoso, l’energia eolica, la gassificazione delle biomasse, la termovalorizzazione (inceneritori) ecc.
Per concludere questa breve panoramica sull’energia vorrei citare una frase di Mahatma Gandhi che farà riflettere:
“Siate il cambiamento che vorreste vedere nel mondo”