Il verde come elemento di valorizzazione

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La popolazione sta aumentando rapidamente, pertanto le aree urbane densamente abitate perderanno sempre più la dimensione ecologica della vita.
Per cercare di far fronte a tutto ciò, l’Architettura tenta di reintegrare la vegetazione al costruito.
Il verde sembra sempre più assumere il ruolo di vero e proprio materiale, oggetto di cui si può disporre per comporre e realizzare opere nuove.
Mentre le coperture verdi hanno un proprio status disciplinare, oggi il verde si sta affermando offrendo una grande varietà di soluzioni sul piano progettuale e tecnologico.
Al pari dei giardini pensili, le pareti vegetalizzate consentono di restituire alla natura nuove superfici che sarebbero altrimenti occupate da volumi edificati e cementificati.
Grazie ai fenomeni naturali a essa legati (ombreggiamento, traspirazione, fotosintesi) la vegetazione è in grado di offrire benefici non  solo all’involucro del nostro edificio, ma anche al sistema urbano contrastando il problema del calore e dell’inquinamento (biofiltraggio).
Non vanno poi  dimenticati gli effetti benefici dal punto di vista psicologico che ha sull’uomo, con esiti comprovati in termini di produttività lavorativa, apprendimento e addirittura di guarigione delle malattie.
Il rivestimento vegetale rappresenta anche una valida soluzione per inserire il nuovo costruito in aree di pregio dal punto di vista naturalistico, dando luogo a dei “camouflages”, utili per ridurre l’impatto estetico anche di un manufatto industriale,  mitigandone la struttura visiva .
Tramite l’assunzione della vegetazione nel settore delle costruzioni, è possibile  realizzare una parete verde: dalla più naturale alla più artificiale. Le piante, infatti , possono crescere
a terra o  in vaso, oppure in coltivazione idroponica, grazie a materiali a elevata ritenzione idrica, dove i nutrienti dissolti in acqua vengono diffusi uniformemente. Occorre in questo ultimo caso fissare dei pannelli che fungano da barriera antiradice e l’inserimento di reti o gabbie metalliche da applicare all’involucro dell’edificio.
L’impiego di rampicanti che si sviluppano direttamente sulle superfici verticali comportano l’impiego di supporti dei quali è possibile l’acquisto e il montaggio sulla parete anche se già vegetalizzata.
Affinché l’integrazione fra vegetazione e costruito sia efficace, occorre considerare il progetto in relazione alle varianti climatiche che ne determinano il comportamento nel tempo.
Bisogna considerare i giardini pensili come un valore aggiunto all’estetica dei nostri edifici, pensandoli in virtù di tutti i vantaggi energetici che essi ci possono dare.
Curiosità: un costruttore di un nuovo residence sito in periferia di Brescia non riusciva a vendere gli appartamenti; dopo aver realizzato dei giardini pensili come valore aggiunto allo stabile, in pochi mesi ha venduto tutti gli appartamenti.