Inquinamento indoor: un nemico invisibile e sconosciuto

Il benessere e la salute della nostra persona è uno dei temi fondamentali di cui si parla ogni giorno sui social network, nei programmi televisivi, nelle riviste, sui quotidiani e su internet. Questo tema inizia a essere radicato nella nostra cultura spingerci, ogni giorno, a fare scelte consapevoli. La domanda che mi pongo e che vorrei porre ai nostri lettori è la seguente: quali sono i fattori della nostra vita che possono influenzare la nostra salute? Quali di questi fattori sono conosciuti e quali invece sono addirittura sconosciuti?

Alimentazione, sport, ariache respiriamo, onde elettromagnetiche, sono solo alcuni degli agenti tossici che portano il nostro corpo ad ammalarsi.

Cerchiamo di fare insieme un ragionamento basato sulla durata di una giornata e quali sono i vari fattori che incontriamo.

Generalmente trascorriamo circa otto ore al lavoro e nella maggior parte dei casi, all’interno di qualche edifici. Altre otto ore le trascorriamo dormendo all’interno di qualche stanza.

Le restanti otto ore le impieghiamo in colazione, pranzo, cena e tempo libero.

Come abbiamo detto in precedenza i fattori tossici che incontriamo durante la giornata sono molteplici. Sappiamo che lo smog della città, il cellulare e tutti i dispositivi elettronici e l’alimentazione influiscono sul nostro stato di salute. Ora vi chiedo: avete mai valutato seriamente quanto influisce sul nostro benessere l’inquinamento presente negli spazi chiusi che viviamo? Ricordiamo che sono ambienti in cui trascorriamo, come minimo, sedici ore al giorno (più della metà).

Un dato interessante da valutare è ciò che troviamo sul sito del Ministero della salute al riguardo infatti è solamente negli ultimi mesi che la sanità nazionale si è occupata del problema già affrontato da diversi anni dagli altri stati europei. E’ stato pubblicato solo il 31 Gennaio il vademecum su come migliorare la qualità dell’aria indoor e nelle scuole. Sono semplici regole che però danno voce a un problema profondo e mai affrontato ne quantomento illustrato in modo corretto.

Di seguito elenchiamo alcuni degli agenti tossici presenti nelle nostre case:

Tutti questi elementi generano disturbi della salute quali difficoltà respiratorie, dermatiti e malattie della pelle, difficoltà cardiache e disfunzioni metaboliche, emicrania e tanto altro ancora. Non avendo una cultura abbastanza approfondita di questi argomenti continuamo, ignari, ad acquistare arredi, pavimenti, finiture quali pitture e vernici senza porci molte domande anche se, nella maggior parte dei casi, ci preoccupiamo di fare sport all’aria aperta e mangiare in modo sano. E’ un paradosso dato che sedici ore le trascorriamo a contatto con alcuni di questi elementi.

Un secondo fattore da non sottovalutare è inoltre l’impatto psicologico che determinati materiali, colori, forme e disposizioni nello spazio di arredi e ambieniti hanno sulla nostra psiche. Questo può aumentare, in modo inconscio, il livello di stress di una persona che, di conseguenza, avrà una maggiore difficoltà a smaltire le tossine accumulati dato che lo stress ho una forse ripercussione sui nostri corpi.

La prima cosa da fare è avere consapevolezza di ciò che abbiamo in casa e di fare scelte consapevoli riguardo a materiali, arredi e finiture. Areare gli ambienti spesso dato che gli infissi di nuova generazione impediscono un ricambio d’aria data la loro tenuta per garantireun certo risparmio energetico.

Imparare ad ascoltare i messaggi che il nostro corpo ci invia e la prima grande scelta. Valutare, prima di assumere farmaci per disturbi lievi, la possibilità che il disturbo sia un agente tossico che entra in contatto con noi ogni giorno. Con mia grande soddisfazione ho realizzato un’abitazione (350 mq) progettata e realizzata con il concetto del Sano Abitare® ovvero con materiali naturali, eliminazione di agenti tossici e progettazione atta ad abbattere ogni fonte di stress. I risultati sono stati superiori alle mie aspettative: la figlia dei committenti, che soffriva di disturbi respiratori gravi e vincolata all’uso di cortisone quotidianamente, dopo 35 giorni di permanenza nella nuova casa, ha potuto abbandonare i farmaci tornando a un livello di salute ottimale.

Fate scelte consapevoli.

A presto

Sara Bertolotti

Architetto del Sano Abitare® e consulente psicoambientale

www.sanoabitare.com